sabato 29 ottobre 2011

Una milonga improvvisata

(L'importanza di stupirsi)

Una notte, passeggiando con Antonio lungo via Mariano Stabile, sentimmo una musica provenire da sotto i portici. Con stupore ci accorgemmo che si trattava di una milonga improvvisata.
La musica si fondeva magicamente con l'aria notturna dell'estate, ed in una città pressoché disabitata ecco il miracolo improvviso.
Nella luce tremante di alcune candele, disposte a terra come a delimitare quella piccola porzione di sogno danzante, uomini e donne volteggiavano.
Alcuni erano presi dalle note come in vortici turbolenti. Turbini salivano dalle volteggianti gambe e più su sino alla vita, sino alla testa.
Era tutto un trionfo di gambe, gambe che si cercavano, che si sfioravano, che si provocavano.
Gambe ammiccanti e labbra rosse, labbra che lambivano labbra. Labbra che racchiudevano tutta la passione tesa nel breve spazio tra due bocche.
Altri, invece, si assaggiavano dolcemente prendendosi tutto il tempo ed annullando tutto ciò che era al di fuori del loro piccolo santuario.
Avvolti in una bolla di sapone fluttuavano. Roteavano lentamente ascendendo in slanci di estrema sensualità e morbida complicità.
Tutti  danzavano il loro tango ed erano felici per una notte.

martedì 11 ottobre 2011

Sera


Con un fil di voce
alla sera  appeso
sussurro il tuo nome
e alle sue porte
ancor una volta
il tuo viso m’appare.

Così sospese
sulla sigaretta fumante
in bilico tra le labbra
volute di fumo
nella lieve brezza.

Non c'è disordine
non c'è più amarezza.
Solo il sapor d’un  bacio 
a rinfrancar l'anima
che il vento accarezza 
dalla più greve stanchezza.


domenica 9 ottobre 2011

Figure di merda! Atto I (Le elementari)

Da piccolo ero un bambino come tanti, forse per questo volevo essere nero o giapponese, sarei spiccato tra la massa.
Ma non ero né l'uno né l'altro e ringraziando il cielo mio nonno si accollò l'oneroso compito di farmi spiccare tra la massa.

Alcuni esempi:

1) 15 marzo1989, Compleanno di Marco, un mio compagno delle elementari:

Marco mi ha invitato al suo compleanno. Devo uscire con mio nonno a comperare il regalo...mio nonno mi guarda dritto negli occhi e mi fa: un altro compleanno! Ma questi hanno rotto i coglioni!
Io comprendo al volo l'antifona
Apre lo stipetto della credenza e tira fuori un pandoro....cazzo si, ve lo giuro, un pandoro...il 15 marzo!
.....Era il regalo per Marco....che figura di mmerda!
Allora raccolgo un po' di coraggio e gli dico: Ma nonno, quello è un pandoroo!!!
E lui come se non avesse compreso il mio disappunto mi fa: Embè, certo che è un pandoro. Qual è il problema?
Ed io di rimando: non posso presentarmi con quel...coso, è rid...!
Non mi fa completare la frase che subito rilancia il suo famigerato: L'avessero regalato a me un pandoro a miei tempi!
Rassegnato lo incarto...almeno non si vede subito che è un pandoro, punto tutto sul mistero di quel pacco strano dalla forma piramidale, lo mescolo tra i regali e mi allontano.
Gioco con i miei compagni, bevo una bibita, insomma faccio un po' il figo...io...il figo...45 kg d'ossa...vabbò alterazioni della memoria!
Insomma cazzeggio...e poi...il dramma!
Dall'altra stanza una voce femminile grida: RAAGAZIIII APRIAMO I REGALIIII!
Penso: Sono FOTTUTO!
inizia la tragedia
Una macchininaaaa, di chi è? è di Giuseppe!
Un puzzleeeee, di chi è? è di Domenicoi!
Un.....pandoro!!!! Di chi è?
SILENZIO!
Ingollo un sorso di bibita e faccio il disinvolto.

2) 30 marzo 1989, compleanno di Giulio, altro compagno delle elementari:

Scatola di Gianduiotti.....non sono più stato invitato ad una festa di compleanno!